Kita Kamakura

Kamakura, viaggio alle porte di Tokyo

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Itinerario per una giornata alla scoperta di Kamakura, tranquilla cittadina vicino a Tokyo, passeggiando alla scoperta di antichi templi zen, giardini nascosti e statue del Budda.

Tokei-ji, Kamakura
Tokei-ji, Kamakura

Kamakura è una piccola cittadina del Giappone situata ad una cinquantina di km da Tokyo, a cui è collegata tramite le linee Shōnan-Shinjuku e Yokosuka della JR East. Kamakura può tranquillamente essere girata a piedi. Il mio consiglio è di scendere alla Kita-Kamakura Station e di proseguire poi a piedi fino al centro della cittadina fermandosi a vedere i principali templi zen: Engaku-ji, Tokei-ji, Jochi-ji, Kencho-ji e Enno-ji). Con un bus preso alla stazione (vanno bene i bus da 1 a 6) si può proseguire e raggiungere quindi il Grande Buddah, il secondo più famoso del Paese.

come raggiungere Kamakura/Kita Kamakura
come raggiungere Kamakura/Kita Kamakura

Uscendo dalla stazione di Kita Kamakura, dopo un paio di minuti di cammino si incontra il tempio zen Engaku-ji. La struttura originaria risale al 1282 e fu costruita per rendere omaggio ai soldati giapponesi e mongoli che avevano perso la vita durante i tentativi di invasione del Giappone; tuttavia, la parte autentica più antica che resta ai giorni nostri è il portale principale a due piani (del 1783). All’interno del complesso si trova la But-su-den (la sala del Buddha) e lo Shari-den (un piccolo santuario chiuso al pubblico che custodisce un dente del Buddha). Risalendo il sentiero principale si arriva al Butsunichi-an, un tempio dal tetto di paglia dove si può sorseggiare una tazza di tè verde ammirando il paesaggio circostante dal giardino. Uscendo dal complesso, sulla sinistra, si trova una ripida scala che porta fino alla più grande campana di Kamakura (alta circa 2.5metri).

Engaku-ji, Kamakura
Engaku-ji, Kamakura

Proseguendo lungo la via principale, dopo un paio di minuti di cammino si arriva al Tokei-ji, l’altro importante tempio zen di Kita Kamakura. Fondato nel 1285 ha la particolarità di essere immerso tra gli alberi in fiore in quasi in ogni periodo dell’anno, grazie alla varietà di piante presenti nel suo giardino. E’ detto anche “tempio del divorzio” perché in passato ospitava le donne che chiedevano tale procedimento; peccato che la legge consentisse il divorzio alle poche donne che trovavano rifugio qui solo dopo che vi avevano trascorso tre anni… Nella sala del tesoro sono conservati alcuni tra i documenti di tali divorzi, firmati dai mariti (dopo vari tentativi di riconciliazione comunque concessi durante i tre anni di permanenza).

Tokei-ji, Kamakura

Il tempio che si incontra successivamente lungo la strada è il Jochi-ji. La struttura originaria del 1283 è stata completamente distrutta da un terremoto ed è stata ricostruita in tempi recenti. E’ piacevole comunque affacciarsi per vedere la porta di accesso – torre campanaria – in stile cinese.

Jochi-ji, Kamakura

Altri cinque minuti di cammino lungo la strada principale conducono al più grande e più antico dei templi zen di Kamakura, il Kencho-ji. La struttura originaria dell’intero complesso risale al 1253 e si nota una forte influenza cinese. Anche se le dimensioni sono ridotte rispetto a quelle del 1200, il tempio è costituito da un gran numero di edifici e sotto-templi. Si accede al complesso attraverso il San-mon, riconoscibile dalla forma torreggiante e dal tetto in rame, e subito si trova sulla destra la campana originaria del tempio del 1225, designata come tesoro nazionale, nonché una delle più belle del Giappone. La prima sala del tempio, la Butsu-den, ospita una statua di Jizo; subito dietro si trova la Hatto, la sala delle letture, il più grande edificio in legno nel Giappone orientale, che ospita una statua di Kannon e ha un drago dipinto sul soffitto. Seguono quindi il Kara-mon, un portone in stile cinese, e la sala Hojo, affiancata dal più antico giardino zen del Giappone, risalente al XIII secolo. Dietro il giardino parte un sentiero di gradini che conduce all’Hansbo, un santuario, e all’imbocco di un percorso ad anello che conduce ad altri templi.

Kencho-ji, Kamakura
Kencho-ji, Kamakura
Kencho-ji, Kamakura
Kencho-ji, Kamakura
Kencho-ji, Kamakura

L’ultimo tempio da visitare prima di raggiungere il centro di Kamakura è il tempio Enno-ji. Il tempio esternamente non è un granché ma all’interno si trovano le statue di Enma, il re dell’inferno dalla faccia rossa, e dei suoi dieci giudici che decidono il livello di reincarnazione nella vita successiva. Le statue sono delle copie, gli originali sono conservati nella Sala del tesoro nazionale.

Enno-ji, Kamakura
Enno-ji, Kamakura

Dall’Ennoi-ji si raggiunge il centro di Kamakura proseguendo a piedi per altri 5 minuti. A Kamakura tutto ruota attorno alla stazione centrale, da cui partono gli autobus per raggiungere il Grande Buddah, il secondo più famoso del Paese (linee dalla 1 alla 6). A Kamakura non perdete lo Tsurugaoka Hachiman-gu; ci sono inoltre altri templi e santuari nella parte orientale della cittadina, meno frequentati e meno turistici.

itinerario tra i templi di Kamakura
itinerario tra i templi di Kamakura

Se volete leggere gli altri post sul Giappone li trovate qui sotto:

Trovate tutte le foto dei miei viaggi in Giappone nel mio spazio Flickr: https://www.flickr.com/photos/borntotravel77/collections/72157685319037275/ o qui sul sito nello spazio dedicato al Paese del sol levante: https://www.claudiatoffolon.com/asia/giappone-2/

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