Marocco, Chefchaouen

Chefchaouen, cosa vedere nella città blu del Marocco

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Alla scoperta di Chefchaouen, la città santa e perla blu del Marocco, dove tutte le sfumature dell’azzurro colorano la vita degli abitanti.

Marocco, Chefchaouen

La storia di Chefchaouen

La fondazione della città risale al 1471 quando Sidi Alì Ben Rachid – diretto discendente di Maometto – edificò una città-fortezza che potesse fungere da punto di riferimento per l’esercito impegnato contro le truppe portoghesi e da luogo di salvezza per le popolazioni locali. In seguito alla caduta del Regno di Granada (1492) la città iniziò ad espandersi e accolse centinaia di persone, arabe. mussulmane, ebree… Proprio le capacità di queste persone fu messa al servizio della città, che vide nascere palazzi pubblici e privati nello stile andaluso. Per ultimo nacque il souk.

In seguito a tale grande espansione della città i sultani nei dintorni iniziarono a preoccuparsi e decisero di trasformarla in un campo di lotte e battaglie, portando così Chefchaouen al declino. La città diventò poi protettorato spagnolo a partire dal 1920 fino al 1956, quando fu annessa al Regno del Marocco.

Perchè Chefchaouen è dipinta di blu?

Diverse sono le teorie che spiegano il perché di questo colore. Fra le varie ipotesi una sostiene che il colore blu tenga lontane le zanzare e i moscerini, un’altra che il colore delle facciate sia stato dato dagli ebrei che si rifugiarono qui per fuggire all’Inquisizione Spagnola. C’è poi una ragione sacra: nel simbolismo ebraico il blu è un colore sacro e importante, usato anche nella tessitura degli scialli usati per la preghiera. Il colore del cielo è quindi stato usato per ricordare Dio in ogni momento.

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Cosa vedere a Chefchaouen

La Medina

La Medina di Chefchaouen non è grande come quella di Fez (ve ne parlo qui: Fez e la Medina labirintica) ma ha il vantaggio che si può passeggiare tranquillamente, senza il rischio di perdersi! Quasi tutti gli edifici sono contraddistinti dai colori bianchi e blu delle pareti e dalle tegole in terracotta. Il fulcro della Medina è Place Uta-El-Hamman, il centro della vita della città con ristorantini e negozi. La piazza è stata costruita nel XVI secolo, contemporaneamente ai vicini hammam ed era il luogo dove si svolgevano i mercati settimanali. Al centro della piazza si trova una fontana mentre su un lato si trovano la Grande Moschea e la Kasbah.

Inoltrandosi per i vicoli della Medina, subito dopo la porta orientale, si trovano le cascate di Ras El-Maa. In particolare durante l’estate questo è un luogo perfetto per prendere un caffè in mezzo alla natura. Se sorpassate il ponte potete raggiungere una moschea in rovina, costruita all’epoca delle dominazioni spagnole. Vale la pena arrivarci anche solo per il panorama che si ha della città di Chefchaouen.

La Grande Moschea Al Aadam

E’ la moschea principale di Chefchaouen, nonchè la più antica fra quelle ancora attive in città – risale al 1471. Il minareto a forma ottagonale è riccamente decorato. Non è possibile accedere alla moschea per chi non è musulmano.

La Kasbah

La Kasbah è una antica dimora in tipico stile andaluso circondata da spesse mura che un tempo era sede delle autorità. Costruita nel 1471, è il fulcro da cui è partita la costruzione dell’intera Chefchaouen. Le mura sono spesse e edificate in terra cruda, con delle torri merlate e torrioni di guardia. All’interno si trova un giardino ben curato, il Museo Etnografico e una piccola galleria d’arte dove vengono esposte opere di artisti locali.

In alcuni orari (ma ovviamente non definiti, quindi dovete provarci andando a vedere!) si può visitare l’interno della kasbah, con il suo piccolo Museo andaluso e il centro studi.

Piazza Houta

Colorata e piena di vita, Piazza Houta è una delle pochissime piazze della Medina di Chefchaouen; uno spazio a forma di trapezio con al centro una tipica fontana a quattro facce. Date un’occhiata al meraviglioso pavimento in pietra, decorato con figure che richiamano la stella araba a sei punte. Molto bello è anche il Fondouk di Chefchaouen, un antico caravanserraglio dove un tempo si fermavano le carovane dei mercanti, oggi convertito in un cortile con diverse sale.

Il Souk

Il mercato di Chefchaouen è il centro della città, la sua anima vibrante. Potrete trovare la vera anima del posto nel cuore vecchio del souk, girovagando tra i vicoli con le case dipinte di blu e tra le botteghe degli artigiani dei tessuti.

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Chefchaouen, come arrivare

Chefchaouen sorge nel nord del Marocco, protetta dalle montagne del Rif. Per raggiungerla è necessario percorrere una strada tortuosa ma la vista che si aprirà su questa “macchia blu” vale assolutamente la pena! Può essere raggiunta in macchina (come ho fatto io, inserendola in un giro di 6 giorni del Marocco), oppure in autobus da Rabat (5 ore), Tangeri (3 ore), Casablanca (8 ore) e altre città.

Chefchaouen, dove dormire e dove mangiare

Io ho soggiornato all’interno della Medina, all’Hostal Guernika, nelle vicinanze della piazza principale.

Per mangiare vi consiglio invece di sedervi in uno dei locali della piazza, solo per osservare il via vai di gente. Per qualcosa di più defilato, potete provare il Restaurant Les Raisins, dove assaggiare un ottimo couscous.


Se volete vedere i miei album di foto del Marocco li trovate nel mio spazio Flickr dedicato.

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