Oslo, la capitale del Nord

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Oslo, capitale della Norvegia, è una meta un po’ snobbata dai viaggiatori. Molte persone che visitano la Norvegia infatti scelgono di non fermarsi nella capitale, oppure solo di usarla come città di arrivo e partenza, considerandola una città bruttina e poco interessante. In questo articolo voglio invece raccontarvi cos’ho visto e cosa mi è piaciuto in questa capitale del Nord Europa.

Prima di tutto un paio di informazioni logistiche: Oslo è servita da due aeroporti, Gardermoen e Top Sanderfjord. Gardermoen si trova a circa 45 chilometri a nord della città e dall’Italia volano SAS (Milano, Roma Fiumicino e Palermo) e Norwegian (Venezia, Pisa, Roma e Olbia). Da Gardermoen al centro città ci sono più opzioni, ma la più veloce è il Fytoget Express Train. Muoversi in città è poi molto semplice, soprattutto perchè si può fare a piedi o in bicicletta; se invece decidete di utilizzare i mezzi, sarà molto comoda l’app ufficiale (Ruter) che fa vedere gli orari dei mezzi e permette anche l’acquisto dei biglietti elettronici. Per dormire invece ci sono diverse possibilità: se cercate qualcosa di meno costoso come un’ostello, vi consiglio l’Anker Oslo (dove sono stata io), a soli 10 minuti a piedi dal viale principale di Oslo, la Karl Johans gate, e a pochi minuti dalla stazione ferroviaria e dai principali centri commerciali della città; se invece preferite stare in hotel mi hanno parlato molto bene del Karl Johan Hotell (catena Best Western), in posizione molto comoda e con un buon rapporto qualità-prezzo.

Oslo cosa vedere? Le cose sono molte e per questo motivo vi consiglio di fare l’Oslo Pass con il quale avrete accesso gratuito alla maggior parte dei musei e delle attrazioni della città e accesso gratuito ai trasporti pubblici (tragitto da/per l’aeroporto non incluso). L’Oslo Pass è acquistabile presso l’Oslo Visitor Centre, le reception degli alberghi e altri punti vendita ufficiali a Oslo; si può prenotare online, oppure acquistarlo direttamente nella App ufficiale (http://link per Android).

Cosa vedere quindi ad Oslo? La città è famosa per i suoi musei: tanti, magnificamente tenuti, testimoniano la predilezione dei norvegesi per l’arte e la storia. Primo su tutti è sicuramente la Galleria Nazionale dove, all’interno della più grande collezione d’opere d’arte norvegese, spiccano L’urlo di Edvard Munch e un Autoritratto di Vincent Van Gogh. La Galleria Nazionale è momentaneamente chiuse e le sue opere sono in fase di trasloco verso il nuovo Museo Nazionale che aprirà nel 2021. Una curiosità: nel febbraio 1994 l’opera venne clamorosamente trafugata da un gruppo di antiabortisti norvegesi salvo essere ritrovata, tre mesi dopo, senza conseguenze. 

Un’altra tappa imperdibile è il Munch Museet, dedicato a Edvard Munch, il pittore norvegese più noto e l’unico che abbia avuto una notevole rilevanza internazionale. Pioniere dell’Espressionismo, annovera tra le sue opere più famose dei capolavori degli anni 90 del 1800, come L’Urlo, Madonna, Vampiro, Gelosia e il Bacio. Il Museo ospita il lascito testamentario del pittore norvegese alla città di Oslo: circa 1100 dipinti, circa 3000 disegni e circa 18000 litografie che vengono esposte a rotazione. Il Museo (https://munchmuseet.no/en/) è aperto tutti i giorni dalle 10.00 alle 16.00

Per gli amanti dell’arte moderna c’è il Museo Astrup Fearnley. La struttura è stata progettata nel 2012 da Renzo Piano e richiama nella sua forma il mare con delle vele spiegate. È composta da tre padiglioni che si trovano sotto lo stesso tetto in vetro che richiama la vela di una nave; le colonne di cavi d’acciaio intrecciate rispecchiano gli alberi delle barche a vela nel porto vicino, mentre il rivestimento grigio argento dell’edificio ricorda le intemperie del mare.

Altre visite interessanti si possono fare al Museo delle navi vichinghe (all’interno si trovano 3 navi: la Oseberg, la Gokstad e la Tune, più i corredi funerari e gli scheletri ritrovati insieme alle imbarcazioni) e il il Museo del Folclore Norvegese (museo all’aperto dove si trovano 155 case norvegesi, con ricostruzioni che provengono dalle regioni di tutto il paese). Entrambi questi musei si trovano sulla penisola di Bygdøy, a soli 15 minuti di traghetto (da aprile ad ottobre, non compreso nell’Oslo pass) o una ventina di autobus. In questa zona di Oslo vivono le famiglie più facoltose e il quartiere, con le sue casette bianche in legno circondate da curatissimi giardini, sembra uscito da una fiaba. In questo quartiere si trova anche il Museo Fram, uno spazio dedicato alle spedizioni polari. Tutta l’esposizione ruota attorno alla nave Fram, costruita nel 1892, e considerata una delle navi più resistenti al mondo, nonchè la nave che più si è spinta verso sud e verso nord nei mari del mondo.

Un altro quartiere molto interessante è l’Aker Brygge, la zona del molo che si affaccia sull’Oslofjord. In questa zona fino agli anni ’80 sorgevano i cantieri navali; fu poi riqualificata e si è ora trasformata nel centro pulsante della città. Il lungomare è animato di bar e ristoranti e le persone vengono qui per chiacchierare e passeggiare. Tra gli edifici più caratteristici, in un mix di architettura antica e moderna, spicca il vecchio faro con l’orologio, tuttora funzionante.

Il lungomare di Oslo si sviluppa su 8 chilometri, che possono essere percorsi passeggiando fino ad arrivare al Castello di Akershus, uno dei principali simboli architettonici della capitale norvegese, eretto verso la fine del XIII secolo per proteggere la città dagli invasori (come testimoniano le quattro torri difensive). La struttura ha subito diversi cambiamenti nel corso del tempo ed è ora utilizzata per spettacoli teatrali e concerti all’aperto durante la bella stagione, anche se resta un’installazione militare. All’interno della cinta della fortezza si possono visitare il Museo della Resistenza Norvegese e il Museo delle Forze Armate, nonchè godere di un fantastico panorama sul porto. Da non perdere il cambio della Guardia che si svolge tutti i giorni alle 13:30.

Proseguendo la passeggiata, si può arrivare al Teatro dell’opera e del Balletto, la cui costruzione emerge elegantemente dal mare come fosse un enorme massiccio di ghiaccio. Inaugurato nella primavera del 2008, lo splendido edificio è diventato immediatamente il simbolo della città. Inserito come progetto nella riqualificazione del porto di Oslo, presenta un piano inclinato che consente ai visitatori di salire dall’ingresso fino al tetto per godere del panorama della città che si espande per tutto il fiordo. All’interno c’è un’accurata scelta dei dettagli e tutto è dominato del legno di quercia del Baltico.

Merita una visita anche la Oslo Domkirke (Cattedrale di Oslo), dove si possono ammirare le vetrate istoriate, decorate da Emanuel Vigeland, i dipinti del soffitto che propongono scene del Vecchio e del Nuovo Testamento e una pala d’altare settecentesca che raffigura l’Ultima Cena e la Crocifissione. La Cattedrale è riconoscibile grazie alle torri che dominano lo skyline di Oslo: la principale è quella sulla sinistra, la torre di mezzo è al centro del Duomo, mentre quella sulla destra è la torre della Cappella. I portici sul retro della Cattedrale (Le Basarhallene, sale del bazar) risalenti al 1858, ospitano spesso caratteristici negozi e mercatini.

Altro posto interessante è il Municipio di Oslo, la sede del comune. All’interno si possono ammirare diverse opere d’arte di artisti norvegesi della prima metà del XX secolo. Nella struttura avviene ogni anno la cerimonia della consegna del Premio per il Nobel della Pace.

Appena fuori dal centro si può visitare il Parco Vigeland, un museo a cielo aperto che permette di ammirare i capolavori del più famoso scultore norvegese, Gustav Vigeland. Tra le opere più famose ci sono il Sinnataggen, la “Piccola testa calda”, che rappresenta un bambino decisamente arrabbiato che batte i piedi, e il Monolitten (Monolite), una colonna alta 17 metri dove 121 figure umane si avvinghiano l’una sull’altra. Il parco è aperto tutto il giorno ed è particolarmente suggestivo al tramonto. Per raggiungerlo si scende alla fermata Majorstuen e si prosegue a piedi per qualche centinaio di metri.

E dopo tanta cultura, la domanda sorge spontanea: cosa e dove mangiare a Oslo? La città norvegese non è economica ma potete provare qualche locale nell’animato quartiere di Grünerløkka, che è pieno di deliziosi caffé e negozi di design oppure al Vulkan, nel mercato alimentare Mathallen (www.mathallenoslo.no). Tra le cose da provare ci sono sicuramente salmone, aringhe e stoccafisso, e la diffusa carne di renna.

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