Perugia, Piazza IV Novembre

Umbria, itinerario di una settimana

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Cosa vedere in una settimana in Umbria? Questo è il mio itinerario tra colline e borghi arroccati, alla ricerca di scorci panoramici e ottimo cibo.

Perugia, Piazza IV Novembre
Perugia, Piazza IV Novembre

Vi racconto qui di seguito il mio itinerario estivo alla scoperta dell’Umbria: cosa vedere, dove mangiare, dove dormire.

Gubbio e Montone

1 giorno – Partenza da Trieste e arrivo a Gubbio nel primo pomeriggio. Gubbio è la città dell’Umbria settentrionale che ha meglio conservato l’aspetto medievale. Tra le strade di pietra rosa pallido si possono scoprire il Palazzo dei Consoli, il Palazzo Ducale, il Duomo, il Palazzo Pretorio… Tra le cose tipiche della città c’è la Corsa dei Ceri, il 15 maggio di ogni anno. Passeggiando per le vie di Gubbio potete imbattervi nelle Porte del morto, delle aperture murate sulle facce delle case medievali. La leggenda vuole che servissero per portare fuori le bare dei defunti e quindi, poiché contaminate, venissero murate. Gubbio è una terra di pazzi e la pazzia è sancita con i tre giri intorno alla Fontana del Bargello. Chi compie tre giri attorno ad essa, dopo essere stato battezzato con la sua acqua, riceve il diploma di “matto” di Gubbio e la relativa patente di Pazzo.

Se arrivate (come me) a Gubbio affamati potete sicuramente deliziarvi con la crescia. Ogni famiglia utilizza la propria ricetta tramandata di generazione in generazione, ma tendenzialmente è una focaccia bianca preparata con acqua, farina e sale. È ottima farcita con i salumi locali. A Gubbio inoltre è conservata la botte in legno più grande del mondo, può contenere 20.000 litri di vino. È una delle tre botti totalmente di legno (anche i cerchi) rimaste al mondo.

Se volete leggere qualcosa in più su Gubbio vi lascio il link al post: https://www.claudiatoffolon.com/2020/08/31/gubbio-umbria-cosa-vedere-in-una-giornata/

Gubbio, Palazzo dei Consoli
Gubbio, Palazzo dei Consoli

Dopo aver visitato Gubbio, ci muoviamo verso Montone, un meraviglioso borgo perfettamente conservato in cima ad una collina. Merita passeggiare senza meta tra le vie del centro, perdersi con lo sguardo tra le colline umbre, sorseggiare un aperitivo nella piazza centrale, fare amicizia con i gatti del paese e gustare un’ottima cena all’aperto nella piazza principale del paese, dove merita in particolare un ottimo semifreddo alle noci con miele e scaglie di tartufo!

Assisi, Bevagna e Spello

2 giorno – Mattina dedicata alla visita di Assisi. Non molta gente in giro e chiese facilmente accessibili, rendono più piacevole affrontare un luogo solitamente preso d’assalto da decine di migliaia di persone ogni giorno. La visita inizia dalla Basilica Inferiore di San Francesco, un luogo che ispira calma e meditazione. All’interno si trovano gli affreschi più antichi, risalenti al 1253, che mostrano scene della Passione e della vita di San Francesco. Nella chiesa inferiore si trova anche la tomba di San Francesco, rimasta sconosciuta fino al 1818. Si passa poi al chiostro prima di salire alla Basilica Superiore, un vero museo che celebra San Francesco attraverso un ciclo di 30 affreschi di Giotto dedicati alla vita del Santo.

Uscendo dalla Basilica ci si può perdere tra i vicoli della cittadina, tra negozi di souvenir (sempre gli stessi), luoghi francescani e altre chiese.Molto bella è la Piazza del Comune, dove si affacciano il Palazzo del Capitano del Popolo, la Torre del Popolo, il Palazzo comunale e il meraviglioso tempio di Minerva. Altra tappa imperdibile è la Basilica di Santa Chiara, dove è sepolta la Santa. Merita una visita la cripta barocca, in pieno contrasto con l’interno buio e spoglio della chiesa. Una curiosità: l’interno così vuoto è il risultato di una pesante censura da parte di un vescovo tedesco del XVII secolo che temeva per l’integrità delle monache.

Se volete leggere qualcosa in più su Assisi vi lascio il link al post: https://www.claudiatoffolon.com/2020/09/04/assisi-umbria-cosa-vedere-in-una-giornata/

Pomeriggio alla scoperta di Bevagna, piccolo borgo umbro che si caratterizza per due fra le più belle chiese romaniche della regione: la Chiesa di San Michele e la Chiesa di San Silvestro (molto belle seppur tenute maluccio).Qui si trova anche la Chiesa di San Francesco, dov’è custodita la pietra da cui si dice che il santo abbia tenuto il suo famoso sermone agli uccelli. La città è inoltre nota per il Mercato delle Gaite, una rievocazione storica del periodo medievale.

La giornata finisce con la visita di Spello, una delle cittadine umbre più famose per l’architettura medievale, i superlativi affreschi del Pinturicchio nella Chiesa di Santa Maria Maggiore e i vicoli fioriti che durante la festa dell’Infiorata vengono ricoperti da milioni di petali che compongono i disegni più vari. E dopo tanta fatica, ci sta pure un’ottima cena all’Hostaria Dadá: antipasto umbro con formaggi e salumi tipici e una superlativa pasta cacio e pepe con tartufo nero. Servizio casalingo, proprietaria simpatica e ottimi prezzi, consigliata!

Se volete leggere qualcosa in più su Spello vi lascio il link al post: https://www.claudiatoffolon.com/2020/09/09/spello-umbria-tra-vicoli-e-fiori/

Assisi, Basilica di San Francesco
Assisi, Basilica di San Francesco

Spoleto, Fonti del Clitunno, Trevi

Giorno 3 – Mattina a Spoleto, la città del Festival dei due mondi. La città si sviluppa su una collina e si divide in città alta e città bassa. Nella parte alta, di stampo medievale, si trovano alcuni luoghi imperdibili: risalendo con l’efficiente sistema di scale mobili si arriva nel punto più alto, la Rocca Albornoziana (sede del Museo nazionale del ducato di Spoleto). Nelle immediate vicinanze si trova il Ponte delle Torri, 240 metri d lunghezza sostenuti da grandi archi alti fino a 76 metri (il ponte non è più percorribile). Si scende poi a piedi fino a raggiungere il Duomo, uno dei più belli dell’Umbria, caratterizzato da un portico completamente coperto di sculture e otto rosoni attorno ad un mosaico. Altri luoghi di interesse sono la semplice basilica di Santa Eufemia, Piazza del Mercato con la bellissima fontana del 1746, l’Arco di Druso del a.C., la Casa Romana. Scendendo ancora si raggiunge la città bassa, caratterizzata da un trio di chiese romaniche (San Salvatore, San Ponziano e San Gregorio Maggiore) e diversi resti medievali. Passeggiando attorno alla città si possono ammirare anche le mura che la circondano.

Proseguiamo con una passeggiata nel Parco delle Fonti del Clitunno. Originariamente dedicate al dio oracolare Clitumnus, nell’antichità erano il luogo di ritrovo preferito dei seguaci di Caligola. Le acque cristalline sono state decantate anche da diversi autori latini e persino da Byron. L’acqua che sgorga dalle fonti non è abbondante come un tempo poiché diversi terremoti hanno deviato alcuni corsi sotterranei, ma il parco è un posto piacevole per una passeggiata di un’oretta. A poco meno di un chilometro (ma non all’interno del parco) si trova il Tempietto del Clitunno, una chiesa cristiana dell’VIII secolo dalle sembianze di un tempio classico. All’interno si trovano gli affreschi più antichi della regione, risalenti all’VIII secolo e bizantini.

Concludiamo la giornata passeggiando per il borgo di Trevi, arroccato su una collina e circondato da vigne e oliveti. Trevi è circondata da una doppia cerchia di mura, innalzate quando la piccola cittadina era indipendente da tutte le potenze che la circondavano. Trevi non ha monumenti di particolare rilievo ma diverse piccole cose da ammirare. Il percorso alla scoperta dei suoi angoli più nascosti è ben segnalato da pannelli esplicativi e da un percorso numerico che trovate stampato a terra nei vicoli della cittadina.

Trevi
Trevi

Montefalco, Todi e Narni

Giorno 4 – Risveglio a Montefalco, la ringhiera dell’Umbria, su una rocca che domina la pianura di Spoleto. La maggior parte delle cose da vedere si trova nel piccolo centro storico all’interno delle mura: l’ex chiesa di San Francesco, la Pinacoteca, la chiesa di Sant’Agostino. Montefalco è inoltre famosa per i vini locali, il Sagrantino e il Sagrantino Passito, vini rossi e secchi fatti con uve che crescono solo da queste parti. Per mangiare in una trattoria tipica vi consiglio Il Postaccio (e il suo ottimo cinghiale alla birra!).

Mattinata alla scoperta di Todi, cittadina umbra ricca di fascino dove ogni anno si svolge il Todi festival, rassegna dedicata a musica e balletti. Il centro ruota attorno a Piazza del Popolo, una delle piazze medievali più incantevoli d’Italia, delimitata dal Palazzo dei Priori e dal superbo Duomo collocato in cima ad una rapida scalinata. La facciata del Duomo è quadrata e molto semplice, un misto tra tardo romanico e gotico francese, in marmo rosa, con un grande rosone e un bel portale scolpito. Per godere di un fantastico panorama invece vale la pena un passaggio in piazza Garibaldi, dove si trovano una statua dedicata e un cipresso che si dice sia stato piantato da Garibaldi nel 1849. Un’altra attrazione imperdibile è la Chiesa della Nunziatina, riaperta da poco e considerata la Cappella Sistina di Todi per la meraviglia degli affreschi.

Pomeriggio alla scoperta di Narni, cittadina costruita sopra uno sperone di roccia che si affaccia sulla valle del Nera. Il centro storico è un labirinto di stradine e passaggi in salita che collegano piazze tranquille e chiese romaniche come il Duomo di San Giovenale e la chiesa di Santa Maria Impensole. Un’attività molto bella da fare è la scoperta di Narni sotterranea, una visita di un’ora e mezza che porta alla scoperta di alcune camere e gallerie di un antico convento e della sua storia al tempo dell’Inquisizione. Non si possono fare fotografie ma potete farvi un’idea nel sito ufficiale www.narnisotterranea.it. La visita vale decisamente il prezzo del biglietto (6€). Per mangiare vi consiglio Il Fondaco, sul viale principale, nei pressi del Duomo.

Todi, Piazza del Popolo
Todi, Piazza del Popolo

Speco di San Francesco e Orvieto

Giorno 5 – Mattinata al Santuario dello Speco di San Francesco, in collina vicino a Narni. Lo Speco di San Francesco è uno dei santuari più importanti del francescanesimo. Costruito in prossimità delle grotte dove il santo si ritirava in preghiera, è meta di numerosissimi pellegrinaggi. Lo speco è una spaccatura lunga 60 m che scende quasi verticalmente nella vallata sottostante. San Francesco giunse qui nel 1213 e trascorse qui anche un periodo di malattia, durante il quale i frati costruirono per lui, accanto allo speco, una celletta in pietra con un letto in legno, tuttora esposto in una teca di vetro, e un piccolo oratorio, per permettergli di raccogliersi in preghiera senza spostarsi in chiesa. Che siate o meno credenti, è un luogo ricco di fascino, dove stare in silenzio per un po’ ammirando la natura circostante e la pace che regna nel monastero e nei dintorni.

Pomeriggio a Orvieto, una delle città più antiche d’Italia, membro della federazione delle dodici città etrusche. Orvieto si trova su un altopiano di origine vulcanica composto di tufo e alto 325 metri. Tra le cose da vedere ce ne sono due molto famose: il Duomo e il Pozzo di San Patrizio.

Il Duomo, “il più ricco e il più grande monumento policromo al mondo”, è un susseguirsi di colonne, spirali, bassorilievi, sculture, colori abbaglianti e dorati, portali immensi e centinaia di piccoli altri dettagli. La facciata si divide in una parte in pietra (quattro pilastri che descrivono episodi dell’Antico e Nuovo Testamento) e una parte in mosaico. All’interno è imperdibile la Cappella di San Brizio, completamente affrescata da 27 scene. Il cilindrico Pozzo di San Patrizio è invece un capolavoro di ingegneria: profondo 62 metri e largo 13 metri, serviva per portare l’acqua in superficie grazie al prezioso lavoro degli asini che risalivano due larghe scalinate elicoidali di 248 gradini ciascuna. Metà del pozzo è scavata nel tufo, metà è in mattoni. Il tutto è illuminato da 72 finestre tagliate nella spirale della cavità centrale. Molto interessante è anche la visita di Orvieto sotterranea, ovvero delle grotte della rupe, lo straordinario alveare di caverne, acquedotti e gallerie usate fin dal tempo degli Etruschi. Sotto Orvieto è stato infatti scoperto un insieme di 1200 diverse grotte; la maggior parte sono private ma la visita consente l’accesso a due di queste.Tra le altre cose da vedere ci sono un paio di chiese e di musei.

Per mangiare un buon panino, spesso ripieno con tartufo, vi consiglio La Piccola Panineria del Corso, se invece volete mangiare qualcosa di tipico vi consiglio l’Osteria da Mamma Angela e i suoi Umbriachelli con pistacchio e speck!

Se volete leggere qualcosa in più su Orvieto vi lascio il link al post: https://www.claudiatoffolon.com/2020/09/22/orvieto-umbria-cosa-vedere-in-una-giornata/

Orvieto, Duomo
Orvieto, Duomo

Città della Pieve e Scarzuola

Giorno 6 – Mattina a Città della Pieve, la cittadina di origine etrusca dove è nato Il Perugino nel 1446. Un magnifico capolavoro dell’artista, L’Adorazione dei Magi” si può ammirare nell’Oratorio di Santa Maria dei Banchi, realizzato nel 1504 in soli 29 giorni. Città della Pieve non è molto turistica per cui, al di fuori della via e delle due piazze principali, potrete camminare in assoluto silenzio guardando cosa succede tra i vicoli di questa cittadina costruita totalmente in mattoni rossi.

Nel pomeriggio, salita al Convento della Scarzuola, un convento francescano fondato da San Francesco d’Assisi nel 1218. Deve il suo nome alla scarza, una pianta palustre locale con il quale San Francesco costruì una capanna. Custodisce uno dei primi ritratti del Santo. Nel 1956 il complesso venne acquistato e ristrutturato dall’architetto Buzzi che progettò ed edificò a fianco del convento la sua Città Ideale, una macchina teatrale rimasta volutamente incompiuta. La città buzziana comprende un insieme di sette teatri di varie dimensioni, con scenografie naturali ed artificiali, sovrapposte una dentro l’altra e ricchissime di particolari. La relazione è quindi quella tra la città sacra e la città profana.

Città della Pieve, Adorazione dei Magi (Il Perugino)
Città della Pieve, Adorazione dei Magi (Il Perugino)

Lago Trasimeno e Perugia

Giorno 7 – mattina alla scoperta del Lago Trasimeno, con tappa a Castiglione del Lago.

Pomeriggio a Perugia, la città più grande dell’Umbria. Il centro storico, completamente medievale nonostante le origini etrusche della città, è veramente molto bello. Si possono vedere il Palazzo dei Priori, gotico con le finestre tribolate da cui venivano gettati i criminali e la merlatura guelfa, la Fontana maggiore, con i suoi bassorilievi e le sue sculture, il Duomo, l’arco e il pozzo etrusco, una Rocca da cui la vista spazia su tutta la regione e diverse altre chiese interessanti.

Ultima sera in Umbria festeggiata con un’ottima cena a L’Angolo di Valter, un piccolo locale sui colli ad una decina di chilometri da Perugia. Assolutamente consigliato!

Perugia, Fontana Maggiore
Perugia, Fontana Maggiore

Consigli su dove dormire in Umbria

Queste le strutture dove abbiamo dormito: Fortebraccio (Montone), B&B La Rugiada (Rivotorto, nei pressi di Assisi), Hotel degli Affreschi (Montefalco), Agriturismo Copriterra (Narni), B&B La Casetta dei Nonni (Orvieto), Al Dolce Farniente dimora di Design (San Biagio della Valle, alle porte di Perugia).


Se volete vedere le fotografie dell’Umbria , le potete trovare nel mio spazio Flickr: https://www.flickr.com/photos/borntotravel77/albums/72157715841107613


Qui sotto trovate qualche spunto su altri luoghi da vedere in Italia:

FRIULI VENEZIA GIULIA

LOMBARDIA PUGLIA VENETO EMILIA ROMAGNA CAMPANIA UMBRIA

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