Cosa vedere ad Almaty: tra viali ombreggiati, mercati e montagne

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Almaty sorprende. È una di quelle città che si lascia scoprire lentamente, tra viali alberati che corrono verso le montagne, caffetterie dal design curato, mercati pieni di vita e silenzi improvvisi nei parchi. È giovane, cosmopolita, in continuo movimento. Nonostante non sia più la capitale del Kazakistan, conserva un’energia culturale e urbana che la rende il cuore pulsante del paese.

Una breve storia di Almaty

Quella che oggi conosciamo come Almaty ha origini antiche. Nell’Ottocento era conosciuta come Vernij, un avamposto russo sorto sulle rovine di insediamenti più antichi lungo la Via della Seta. Durante il periodo sovietico, diventò capitale della Repubblica Socialista del Kazakistan, sviluppandosi come centro industriale e culturale. Il titolo di capitale è passato ad Astana nel 1997, ma Almaty ha continuato a crescere come città moderna, cosmopolita e vibrante. È oggi la principale metropoli del paese, sede di università, gallerie, start-up, bistrot e mercati.

Vi racconto cosa ho visto!

Piazza della Repubblica e Monumento all’Indipendenza

Piazza della Repubblica è il cuore simbolico di Almaty e uno degli spazi pubblici più ampi e frequentati della città. Progettata durante l’epoca sovietica, la piazza è un grande spazio aperto, pensato per accogliere celebrazioni pubbliche, manifestazioni e eventi culturali. La sua ampiezza contrasta con la vivacità che la anima nei giorni di festa, quando famiglie, giovani e turisti si ritrovano a passeggiare, scattare fotografie o semplicemente godersi l’aria aperta.

Al centro della piazza si erge il Monumento all’Indipendenza, una colonna alta circa 28 metri che celebra l’indipendenza del Kazakistan dalla fine dell’Unione Sovietica nel 1991. Sulla sommità della colonna, la figura dorata di un guerriero a cavallo, chiamato Zher-ana (Madre Terra), simboleggia la forza, la libertà e il legame profondo con la terra natale. Attorno alla base, bassorilievi e sculture raccontano momenti chiave della storia kazaka, unendo passato e presente in un dialogo visivo.

La piazza è circondata da edifici imponenti che mostrano il tipico stile architettonico sovietico: linee severe, forme funzionali e un senso di monumentalità. Tra questi si trovano anche musei, sedi governative e centri culturali, che contribuiscono a rendere questo spazio un crocevia di storia, politica e vita quotidiana.

Visitare Piazza della Repubblica significa immergersi nella memoria collettiva del Kazakistan e allo stesso tempo respirare l’energia di una città che guarda avanti, aperta al cambiamento e al dialogo con il mondo.

Cattedrale di Zenkov e Parco Panfilov

La Cattedrale di Zenkov, conosciuta anche come Cattedrale di Ascensione, è uno dei rari esempi al mondo di architettura in legno costruita senza l’uso di chiodi. Costruita tra il 1904 e il 1907, questa chiesa ortodossa si distingue per i suoi colori vivaci — tonalità pastello di giallo, verde e rosa — e per le guglie dorate che svettano verso il cielo, creando un contrasto affascinante con il verde circostante.

La cattedrale si trova nel cuore del Parco Panfilov, un grande spazio verde che funge da polmone urbano per Almaty. Il parco è dedicato alla memoria dei 28 eroi della Brigata Panfilov, soldati sovietici che si distinsero nella difesa di Mosca durante la Seconda guerra mondiale. Qui si trovano monumenti commemorativi, memoriali e statue che raccontano il coraggio e il sacrificio di questi uomini, intrecciando storia militare e memoria collettiva.

Passeggiare nel Parco Panfilov significa immergersi in un’atmosfera di serenità e rispetto, dove i sentieri ombreggiati da alberi secolari conducono verso angoli di quiete e riflessione. La vicinanza tra la cattedrale e i memoriali crea un connubio unico: da un lato la spiritualità espressa dall’architettura in legno, dall’altro la testimonianza storica di un momento cruciale per il Kazakistan e il mondo.

La Cattedrale di Zenkov non è solo un luogo di culto, ma un simbolo di resilienza. Sopravvisse infatti a diversi terremoti e alle trasformazioni politiche che hanno attraversato il paese, restando una delle attrazioni più amate sia dai locali che dai visitatori.

Mercato Verde (Zelyony Bazar)

Il Mercato Verde, o Zelyony Bazar, è uno dei luoghi più vivi e caratteristici di Almaty, dove la vita quotidiana della città si manifesta in tutta la sua ricchezza. Situato nel cuore urbano, questo mercato coperto e all’aperto è un caleidoscopio di colori, profumi e suoni che coinvolgono tutti i sensi.

Al Zelyony Bazar si trovano bancarelle colme di prodotti freschi: frutta e verdura di stagione, spezie orientali, erbe aromatiche e una vasta selezione di noci, semi e frutta secca, tipica della cucina kazaka. Qui vengono venduti anche ingredienti tradizionali come il kumis (latte di cavalla fermentato) e la carne di cavallo.

Oltre al cibo, il mercato è un punto di incontro culturale: donne in abiti tradizionali, anziani che discutono animatamente, giovani che contrattano sorridendo. È un luogo dove si percepisce il ritmo reale della città, lontano dalle vie più turistiche e dai grandi centri commerciali.

Visitare il Mercato Verde permette di scoprire i sapori del Kazakistan e osservare le abitudini di chi vive ad Almaty. Non mancano piccoli angoli dove assaggiare piatti locali appena preparati, come i famosi samsa (fagottini di pasta ripieni) o il beshbarmak, piatto nazionale a base di carne e pasta.

Moschea Centrale

Nel tessuto multiculturale di Almaty, la Moschea Centrale è uno dei simboli religiosi più importanti. Costruita negli anni ’90, con la sua cupola dorata e il minareto alto quasi 50 metri, riflette la rinascita dell’identità islamica dopo il periodo sovietico. Intorno, si muove un quartiere tranquillo, fatto di piccoli negozi, venditori di pane e strade ombreggiate.

Chiesa Russa Ortodossa e Monastero delle Donne

Nel cuore di Almaty si trova anche la Chiesa Russa Ortodossa di San Nicola, un edificio sobrio ma elegante che rappresenta un importante punto di riferimento spirituale per la comunità ortodossa della città. Poco distante, il Monastero delle Donne accoglie una vita monastica discreta e intensa, offrendo un’oasi di pace e riflessione lontano dal ritmo frenetico urbano. Questi luoghi raccontano una dimensione più intima e spirituale di Almaty, dove tradizione religiosa e quotidianità si intrecciano delicatamente.

Salita a Kok-Tobe con la cabinovia

Una delle esperienze più suggestive di Almaty è la salita a Kok-Tobe, la “Montagna Blu”, raggiungibile comodamente con una cabinovia che parte dal centro città. Questo viaggio sospeso nel vuoto regala viste panoramiche straordinarie sulla città e sulle montagne circostanti, soprattutto nelle giornate limpide quando il cielo è terso.

La funivia, lunga circa 1,5 chilometri, attraversa quartieri residenziali, boschi e colline, offrendo un cambio di prospettiva che permette di ammirare Almaty dall’alto, cogliendone l’estensione e il contrasto tra natura e urbanizzazione.

Arrivati in cima a Kok-Tobe, si apre un’area verde attrezzata con sentieri, caffè, ristoranti e piccoli negozi di souvenir. Al centro si trova una torre panoramica, alta circa 372 metri, che ospita una piattaforma da cui si domina tutta la città e, oltre, le cime innevate delle montagne del Tien Shan.

Kok-Tobe è anche un luogo di svago: c’è un piccolo parco di divertimenti con giostre e attrazioni, un mini-zoo e spazi per passeggiare o rilassarsi all’aria aperta. È un punto di ritrovo molto frequentato dai locali, soprattutto nei fine settimana, e offre un’atmosfera rilassata e piacevole lontano dal trambusto urbano.

Passeggiate urbane e angoli quotidiani

Almaty si scopre anche camminando senza meta. I suoi viali larghi e alberati, i cortili nascosti, le librerie indipendenti e i caffè moderni raccontano una città viva e accogliente. Nei quartieri intorno a Dostyk Avenue o Abay Avenue, tra palazzi residenziali e locali dal gusto europeo, si respira un’aria giovane, creativa, piena di potenziale. Qui si incontrano studenti, artisti, famiglie, startupper. E ogni tanto, una vista inaspettata sulle montagne compare dietro un edificio sovietico.

Almaty non colpisce con clamore, ma conquista con dettagli: un viale ombroso, un piatto di lagman servito in un bistrot nascosto, la luce dorata sulle montagne al tramonto. È una città giovane, cosmopolita, che guarda al futuro senza dimenticare il proprio passato. Visitandola, si ha la sensazione di toccare con mano il Kazakistan che cambia – e lo fa con energia, dignità e sorprendente bellezza.

Almaty è stata una delle tre tappe del mio viaggio in Kazakistan. Vi parlo del mio viaggio qui: Kazakistan: informazioni pratiche per organizzare il viaggio.


Se volete vedere tutte le foto di Almaty, le trovate nel mio spazio Flickr dedicato: https://www.flickr.com/photos/borntotravel77/albums/72177720325888900/.

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