Cosa vedere a Bishkek, la capitale verde del Kirghizistan. Una città in evoluzione con un legame tra passato e futuro, la base perfetta per esplorare il paese.
Bishkek, la verde capitale del giovane stato del Kirghizistan, è una città in continuo fermento, proiettata verso il futuro cosmopolita ma ancora legata all’ombra del passato. La si può vedere come prima tappa in un viaggio alla scoperta del Kirghizistan. Per scoprire la città basta una giornata piena ma si può fare base qui per un paio di notti per esplorare anche gli immediati dintorni.
Il fulcro della città è Piazza Ala-Too, una vasta distesa di cemento che fino al 1991 si chiamava Piazza Lenin. Su un lato della piazza sorge una statua che rappresenta la libertà (Erkindik); fino all’agosto del 2003 al suo posto si trovava una statua di Lenin che è stata poi spostata in un’altra piazza. Ogni mattina, in cima al pennone che si trova in piazza, viene issata la bandiera del Kirghizistan. La piazza è caratterizzata inoltre per la presenza di diverse fontane che ogni sera iniziano uno spettacolo di acqua, suoni e luci particolarmente attraente.
Sulla piazza si trova il Museo Storico di Stato. Qui sono esposti tappeti, reperti archeologici e altri oggetti dell’arte kirghiza ma il pezzo più importante è un santuario dedicato a Lenin e alla Rivoluzione, che si trova all’ultimo piano.
Nei pressi della piazza, verso ovest, si può vedere la Casa Bianca, ovvero la sede del governo kirghizo, del parlamento e dell’ufficio presidenziale. Alle spalle della Casa Bianca si trova il Parco Panflov, caratteristico per le tante vecchie giostre per bambini.
In direzione opposta rispetto alla piazza si trova invece quello che era il quartier generale del Comitato Centrale della Repubblica Socialista Autonoma del Kirghizistan – proclamata nel 1926. Nel palazzo, uno dei più vecchi di Bishkek, si trova ora il Dom Drzhby, un centro comunitario.
Poco più avanti si trova uno dei luoghi più pacifici di Bishkek, il Parco Dubovy. In questo spazio verde si può osservare la vita della capitale kirghiza seduti su una panchina tra caffè all’aperto e sculture moderne. Il Dubovy è celebre per le sue secolari querce, e, insieme al Parco Erkindik, fa di Biskek la città più verde di tutta l’Asia Centrale. A pochi passi dal parco si trova la statua dedicata a Erkindi, la libertà.
Tra i musei di Bishkek meritano una visita la Casa-museo di Frunze, un dettagliato museo su due piani dedicato all’eroe della rivoluzione d’ottobre, e il Museo Statale di Belle Arti. Molto carina è anche la Chiesa ortodossa, caratterizzata da due campanili azzurri, testimonianza della presenza di una comunità russa nella città di Bishkek.
Nelle vicinanze si trova anche Piazza della Vittoria, con al centro un immenso monumento commemorativo a forma di yurta, eretto in occasione del 40imo anniversario della fine della Seconda Guerra Mondiale. Al centro della monumento arde la fiamma perenne e, durante i giorni festivi, è usuale trovare coppie appena sposate che si fanno immortalare in una foto ricordo.
Molto caratteristici sono i tre mercati ortofrutticoli giornalieri (tutti distanti dal centro): il bazar di Osh, il bazar Alamedin e il bazar Ortosay. Da non perdere anche la Zhirgai Banya, i bagni dove si può fare la sauna colpendosi con dei delicati ramoscelli di betulla, per aumentare l’effetto benefico del trattamento.
Come detto, Biskek costituisce una buona base di partenza per raggiungere altri luoghi del Kirghizistan come l’Ala Archa NP e la Torre di Burana. Più distanti sono il Lago Issyk-Kul, con le cittadine che si trovano lungo il suo perimentro, Karakol o Osh.
Potete trovare tutte le mie foto scattate a Bishkek nel mio Flickr: https://www.flickr.com/photos/borntotravel77/albums/72157691384129083 oppure qui sul sito nella pagina dedicata agli album di viaggio in Kirghizistan: https://www.claudiatoffolon.com/kyrghizistan/
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