Bretagna

Bretagna, itinerario lungo la Strada dei Fari

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Le coste della Bretagna presentano, nel dipartimento del Finistère, la più alta concentrazione di fari al mondo. Il percorso che li unisce è chiamato la Route des Phares, la Strada dei Fari.

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Il percorso lungo le coste della Bretagna parte da Brest e arriva fino a Brignogan, per un totale di circa 90km. I fari si trovano arroccati su delle scarpate o nel mezzo di isolotti nell’Oceano e alcuni sono aperti al pubblico. Scopriamolo in dieci tappe.

Le Petit Minou

Il primo faro che si incontra è il Faro Petit Minou, collegato alla terraferma da un piccolo ponte in pietra. Il faro si affaccia sulla baia di Brest e regala una vista impagabile sulla Penisola di Crozon, che si trova dall’altra parte delle acque. A fianco del faro si trovano il Fort di Minou, un tempo a difesa dell’accesso alla baia di Brest, e la spiaggia, particolarmente amata dai surfisti.

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Phare de Saint-Mathieu

La seconda tappa lungo la Route des Phares (la Strada dei Fari) è al Faro di Saint-Mathieu. Costruito nel 1835 sulle rovine di una antica abbazia, si trova a Plougonvelin, sulla punta di una scogliera a picco sull’Oceano. Alto 37 metri e costruito in granito, indica la strada da seguire per entrare nella Baia di Brest. Si può salire in cima al faro, con una scala a chiocciola di 163 gradini, per ammirare il panorama che spazia dalla Pointe du Raz a l’Ile de Ouessant (quando il tempo è sereno). Nelle vicinanze del faro si trova la Chapelle Notre-Dame des Graces e il “Memoriale Nazionale dei Marinai morti per la Francia”, costruito nel 2005. La stele posta di fronte alle acque rappresenta la moglie di un marinaio con il copricapo del lutto.

Le Conquet

La terza tappa è a Le Conquet, un grazioso borgo bretone sul mare. Il motivo principale per fermarsi a Le Conquet è tuttavia la possibilità di prendere un traghetto per raggiungere l’Isola di Ouessant in circa un’ora di navigazione. Sull’isola si trova il Phare de Créac’h. Costruito nel 1863, sorge nel punto in cui si incontrano l’Oceano Atlantico e il Canale della Manica. E’ un tratto di mare piuttosto pericoloso, per cui il faro ha la maggior portata luminosa d’Europa ed è visibile da circa 60km.
Sulla parte opposta dell’isola si trova il Phare du Stiff, il faro più vecchio della Bretagna, attivo dal 1689. Il faro è costituito da due torri coniche, in una si trovano delle scale a chiocciola che portano alle stanze situate sulla cima dell’altra torre, assieme alla lanterna.
Nella vicina frazione Lochrist si trova un altro piccolo faro, il Phare de Lochrist, e una bellissima struttura dove dormire, l’Auberge de Keringar. La frazione è molto carina, con le case in pietra e tantissime ortensie.

Phare Kermovan

La quarta tappa è al Phare Kermovan. La punta di Kermovan è un promontorio che si può raggiungere a piedi lasciando la macchina e percorrendo un piacevole (e molto ventoso) tratto di strada asfaltata di una decina di minuti. Il panorama è meraviglioso: da un parte si vede Le Conquet ed il porto, dall’altra la spiaggia Les Blancs Sablon. Si arriva quindi al faro di Kermovan e al forte annesso, che si affacciano sull’Oceano. La zona è area militare ma si può visitare tra le 10 e le 14.

Pointe de Corsen

La quinta tappa è alla Pointe de Corsen. Si tratta del punto più a ovest della Francia continentale. Da qui si possono ammirare le coste frastagliate. Il sentiero che vedete in una delle foto è il GR® 34, il Sentiero dei Doganieri. Il sentiero si snoda lungo il litorale bretone per più di 2.000 km, da Mont-Saint-Michel al ponte di Saint-Nazaire.

Phare de Trézien

La sesta tappa è al Phare de Trézien, un faro costruito interamente in granito e alto 37 metri. Il faro non è situato lungo la costa ma all’interno ed è utilizzato per indicare la via alle imbarcazioni che percorrono il Chenal du Four.
Il faro è visitabile all’interno (tutti i giorni 10.30-12.30 e 14-18) e si può arrivare in cima con una scala a chiocciola di 182 gradini. Se siete in Bretagna nei mesi estivi rimarrete affascinati dal contesto in cui è inserito, un vialetto di accesso incorniciato dalle ortensie.

Phare du Four

La settima tappa è al Phare du Four. Il faro in realtà si trova in mezzo al mare, a due chilometri dalla terraferma e rappresenta il confine tra l’Oceano Atlantico e il Canale della Manica. Pur distante, in una giornata di bel tempo si riesce a vedere dal Port d’Argenton, dove si può fare una piacevole pausa a Le Fournil du Port, prendere una focaccia e arrivare in cinque minuti di passeggiata al termine della strada per un pic-nic fronte mare.

Chapelle Saint-Samson

L’ottava tappa è alla Chapelle Saint-Samson. La piccola cappella, suggestiva e a pochi passi dall’Oceano, si trova nel comune di Landunvez. Risale al 1875, anche se sorge su chiese pre-esistenti. Nelle immediate vicinanze si trovano una croce in granito e, poco sotto, una fontana.

Phare de l’Île Vierge

La nona tappa è al Phare de l’Île Vierge, o perlomeno alla spiaggia da cui lo si può ammirare. Il Faro è il faro in pietra tagliata più alto al mondo e domina il mare da un’altezza di 82,5 metri. Si trova sull’isola omonima e si può raggiungere in un’ora di navigazione partecipando a delle visite organizzate che partono dal porto dell’Aber Wrac’h. La salita al faro per raggiungere la lanterna a lampo bianco è di 365 scalini. Per raggiungere il faro ci si inoltra nel territorio dell’Aber Wrac’h, un fiordo bretone che fa da punto di incontro tra le acque dolci e le acque marittime salate, che si alternano a seconda della marea. Lungo la strada che lo costeggia ci sono diversi punti panoramici in cui vale la pena fare una sosta.

Phare de Pontsuval

La decima (e ultima) tappa lungo la Route des Phares (la Strada dei Fari) è al Phare de Pontsuval. Costruito nel 1869, è un piccolo faro molto caratteristico, immerso tra la vegetazione e i massi dalla forma tondeggiante. Si trova a Plounéor-Brignogan-plages, in un contesto decisamente bretone!


Se volete guardare le foto della Strada dei Fari, le trovate nel mio spazio Flickr dedicato alla Bretagna.

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