San Francisco è una città che non lascia indifferenti: costruita su oltre quaranta colline, affacciata sull’oceano Pacifico e legata al mito del Golden Gate Bridge, è una delle mete più amate della California. Multiculturale e creativa, San Francisco mescola panorami spettacolari e quartieri che raccontano la storia dell’immigrazione, della controcultura e delle rivoluzioni artistiche e sociali del Novecento.
Visitare San Francisco significa camminare, salire e scendere per le sue strade ripide, salire a bordo dei cable car e scoprire un mosaico di quartieri, ognuno con un’anima ben distinta. E per me, è stata la tappa perfetta per chiudere un viaggio di due settimane esplorando i parchi rossi dell’Ovest: dal rosso intenso delle rocce di Bryce, Arches, Canyonlands al tramonto di questa città piena di vibrazioni.
Golden Gate Bridge
Il Golden Gate Bridge è il simbolo per eccellenza di San Francisco, un capolavoro di ingegneria e uno dei ponti sospesi più riconoscibili al mondo. Inaugurato nel 1937, collega la città alla contea di Marin attraversando lo stretto omonimo, lungo 2,7 chilometri e spesso avvolto da una coltre di nebbia che ne accentua il fascino. Il suo inconfondibile colore “International Orange”, scelto per risaltare tra il grigio dell’oceano e il bianco della foschia, è diventato ormai parte integrante dell’identità visiva della città.
Il ponte si può attraversare a piedi o in bicicletta, un’esperienza che regala viste spettacolari sulla baia, sull’isola di Alcatraz e sullo skyline di San Francisco. Da non perdere anche la prospettiva serale, quando le luci della città si riflettono sull’acqua e il traffico si dirada.
Per ammirarlo da punti panoramici perfetti, vale la pena fermarsi a Battery Spencer, sul lato di Marin County, da dove si gode una visuale frontale mozzafiato, oppure scendere fino a Fort Point, sotto le arcate del ponte, per rendersi conto della sua imponenza. Chi preferisce un contesto più rilassato può raggiungere il Golden Gate Park o la spiaggia di Baker Beach, da cui si gode una prospettiva diversa ma altrettanto suggestiva.
Fisherman’s Wharf e il Pier 39
Il quartiere del porto è tra i più turistici di San Francisco, ma resta una tappa imprescindibile per respirare l’atmosfera vivace della baia. Qui il mare si mescola ai profumi del pesce fresco, alle risate dei visitatori e al suono dei musicisti di strada.
Il cuore pulsante del quartiere è Pier 39, una passerella animata da negozi, ristoranti, artisti e street performers. Ma i veri protagonisti sono i leoni marini, che da anni hanno scelto le piattaforme galleggianti del molo come loro casa, diventando una delle attrazioni più amate (e più rumorose!) della zona.
Oltre al lato più giocoso, Fisherman’s Wharf conserva anche una parte della sua anima storica. Fu infatti il punto d’approdo dei primi pescatori italiani che si stabilirono qui tra Ottocento e Novecento, dando origine alla comunità italo-americana della città. A loro si deve la tradizione gastronomica locale, tra cui la celebre clam chowder, la zuppa di vongole servita nel caratteristico pane di San Francisco, il sourdough bread. Da gustare rigorosamente calda, magari al tramonto, con vista sui moli e sull’isola di Alcatraz in lontananza.
Alcatraz
A poco più di due chilometri da San Francisco, in mezzo alle acque gelide della baia, si trova Alcatraz — una piccola isola che per anni ha fatto tremare anche i criminali più duri.
Prima di diventare una prigione federale, Alcatraz fu una fortezza militare (a partire dal 1850) e poi una prigione militare. Nel 1934, durante gli anni del proibizionismo, si trasformò nel carcere di massima sicurezza più temuto degli Stati Uniti: qui finivano i detenuti considerati “irrecuperabili”. Tra le sue mura passarono nomi diventati leggenda, come Al Capone, il gangster di Chicago; George “Machine Gun” Kelly; e Robert Stroud, conosciuto come “l’uomo degli uccelli di Alcatraz”.
La vita sull’isola era dura: celle minuscole, regole ferree e pochissimi contatti con l’esterno. Ufficialmente nessuno riuscì mai a fuggire, anche se nel 1962 tre prigionieri — Frank Morris e i fratelli Anglin — misero in atto una fuga spettacolare, scavando un buco nel muro e sparendo nelle acque della baia. Non furono mai ritrovati, e ancora oggi il mistero resta aperto.
Chiusa nel 1963 per gli alti costi di gestione, Alcatraz è oggi uno dei luoghi più visitati di San Francisco. Si raggiunge con un traghetto dal Pier 33 e la visita (che va prenotata con largo anticipo) include anche un audio tour nelle celle, con le voci autentiche di ex guardie e detenuti.
Union Square e Downtown
Il cuore commerciale di San Francisco è Union Square, una grande piazza circondata da hotel storici, boutique di lusso e grandi magazzini. Sempre animata, è uno dei punti di riferimento della città sia per lo shopping sia per la vita urbana: qui si tengono eventi, mercatini e mostre temporanee, mentre i tavolini dei caffè si riempiono di residenti e turisti che osservano il via vai continuo.
Da Union Square partono anche i celebri cable car, le antiche funicolari che da oltre un secolo collegano il centro con le colline più ripide di San Francisco. Salirci è un’esperienza da non perdere: il suono della campanella, le discese vertiginose e le vedute sulla baia restituiscono tutta l’essenza della città.
Poco distante si estende il Financial District, il cuore moderno e verticale di San Francisco. Tra i suoi grattacieli spicca la Transamerica Pyramid, con la sua forma affusolata che domina lo skyline e rappresenta uno dei simboli architettonici più riconoscibili della città. Da qui, camminando verso l’acqua, si raggiunge l’area dell’Embarcadero e il Ferry Building, un elegante mercato coperto affacciato sul waterfront, perfetto per una pausa tra specialità locali e prodotti artigianali.
Chinatown
La Chinatown di San Francisco è la più grande e antica degli Stati Uniti. Nata a metà dell’Ottocento con l’arrivo dei primi immigrati cinesi, è da allora un punto di riferimento per la comunità asiatica e una delle zone più caratteristiche della città.
L’ingresso, segnato dalla Dragon Gate su Grant Avenue, è una soglia simbolica: basta attraversarla per ritrovarsi in un mondo completamente diverso, fatto di lanterne rosse, insegne in caratteri cinesi, profumi di spezie e di cucina tradizionale che si diffondono tra le vie strette e animate.
Le strade principali, Grant Avenue e Stockton Street, offrono un susseguirsi di botteghe, erboristerie, mercati di frutta esotica e piccoli templi decorati da incensi e dragoni. Vale la pena fermarsi in una bakery locale per assaggiare dolcetti al tè verde o ravioli al vapore, e visitare la Golden Gate Fortune Cookie Factory, la storica fabbrica dei biscotti della fortuna dove è possibile osservare come vengono preparati (e magari scrivere il proprio messaggio da inserire all’interno).
Painted Ladies e Alamo Square
ra i panorami più fotografati di San Francisco ci sono senza dubbio le Painted Ladies, le eleganti case vittoriane che si affacciano sul prato verde di Alamo Square. Le loro facciate dai colori pastello e dalle decorazioni in legno sono diventate un simbolo della città, soprattutto grazie al contrasto perfetto con i grattacieli dello skyline sullo sfondo.
Costruite alla fine dell’Ottocento, queste abitazioni sopravvissero al devastante terremoto del 1906 e oggi rappresentano una delle testimonianze più suggestive della San Francisco dell’epoca vittoriana. Il termine “Painted Ladies” si riferisce proprio all’uso di più tinte per evidenziare i dettagli architettonici, una moda diffusa negli anni Settanta quando queste case furono restaurate e riportate al loro splendore originale.
Il punto migliore per ammirarle è proprio il parco di Alamo Square, dove molti si fermano per un picnic o semplicemente per osservare la città che si stende sullo sfondo, in un perfetto equilibrio tra passato e modernità.
North Beach e Little Italy
Accanto a Chinatown si trova North Beach, conosciuta anche come Little Italy. Negli anni ’50 questo quartiere fu la culla della Beat Generation, frequentato da scrittori come Jack Kerouac e Allen Ginsberg. Ancora oggi si respira quell’atmosfera nei caffè storici come il Caffè Trieste e nella City Lights Bookstore, una libreria indipendente che è diventata un punto di riferimento culturale.
Haight-Ashbury e la Summer of Love
Il quartiere di Haight-Ashbury è legato alla controcultura degli anni Sessanta e alla Summer of Love del 1967, quando migliaia di giovani arrivarono a San Francisco per vivere la stagione della libertà, della musica e della sperimentazione. Ancora oggi le case vittoriane colorate, i murales e i negozi vintage mantengono vivo lo spirito hippie.
Mission District
Il Mission District è il quartiere più latino della città, famoso per i murales che raccontano storie di immigrazione, resistenza e comunità. Passeggiando per Balmy Alley e Clarion Alley si trovano vere e proprie gallerie d’arte a cielo aperto. Qui si trova anche Mission Dolores, la chiesa più antica della città, risalente al 1776.
Golden Gate Park
Il Golden Gate Park è un polmone verde che si estende per oltre 400 ettari, più grande di Central Park a New York. Oltre a giardini e laghi, ospita musei importanti come la California Academy of Sciences e il de Young Museum. È un luogo ideale per una passeggiata o un picnic, magari prima di proseguire verso Ocean Beach.
Come muoversi e quando visitare San Francisco
San Francisco è una città che si scopre al meglio a piedi e con i mezzi pubblici, anche se le sue famose colline possono mettere a dura prova. Camminare resta però il modo più autentico per coglierne i dettagli: le case colorate, i punti panoramici improvvisi e quell’atmosfera rilassata che si respira in ogni quartiere.
I cable car restano un’esperienza da provare almeno una volta: salire su queste antiche funicolari di legno, sentire il suono della campanella e guardare la città scorrere lungo le ripide discese è un piccolo salto indietro nel tempo. Per gli spostamenti quotidiani, però, conviene affidarsi alla rete di autobus e tram del sistema MUNI, efficiente e capillare, oppure alla BART se si devono coprire distanze più lunghe, come l’aeroporto o la Bay Area.
Il clima può sorprendere: anche in piena estate, vento e nebbia (la celebre Karl the Fog, che i sanfrancescani trattano quasi come una mascotte) sono all’ordine del giorno. Le temperature variano molto da un quartiere all’altro, quindi è sempre una buona idea portare con sé una felpa o una giacca leggera. Le giornate più limpide arrivano spesso tra settembre e ottobre, quando la città regala cieli tersi e tramonti dorati sulla baia.
Se volete vedere le mie foto di San Francisco, le trovate nello spazio Flickr dedicato: https://www.flickr.com/photos/borntotravel77/albums/72177720329466767

































