Alla scoperta di Ginza, il quartiere degli affari e dell’alta moda di Tokyo, tra grattacieli a specchio e luci al neon.
Ginza, uno dei più importanti quartieri dello shopping di Tokyo, è un reticolo rettangolare di strade costellato di boutique di lusso, cocktail bar e sushi-bar molto chic. La via principale è Chuo Dori, che durante i fine settimana si trasforma in un elegante viale pedonale. Il mio consiglio è di andare alla scoperta di questa zona verso l’ora del tramonto, per ammirare gli edifici luccicanti e pieni di luci al neon.
La forma particolare di questo quartiere è dovuto al fatto che è stato completamente ricostruito dopo un incendio del 1872. Il progetto per la ricostruzione fu affidato ad un architetto inglese che disegnò la “città di mattoni”. La scelta fu abbastanza infelice, le case di mattoni non si rivelarono adatte al clima della città, spesso umido, per cui furono affittati a prezzi stracciati a negozianti che importavano merci dall’estero. In breve tempo quindi Ginza divenne il centro della moda internazionale. Gli edifici di Ginza non sopravvissero però al terremoto e furono interamente ricostruiti con fattezze e architetture super moderne.
La visita di Ginza può iniziare all’incrocio di Sobotori-dori e Harumi-dori, dove si trova il Sony Buiding, un edificio di undici piani che potete visitare liberamente tutti i giorni, dalle 11 fino alle 19. Proseguendo lungo Harumi-dori si arriva al Ginza yon-chome, il centro del quartiere, reso famoso da parecchi film. Questo incrocio vede affacciarsi diversi negozi storici. In particolare osservate il Wako, l’edificio dove un secolo fa si trovava un orologiaio creatore della linea di orologi Seiko (precisione, in giapponese); l’orologio sulla sommità dell’edificio, del 1894, è uno dei simboli del quartiere. Tra gli altri negozi storici, date un’occhiata alla panetteria Kimuraya (1874) e al Mikimoto Pearl (1890). Un bellissimo negozio con una vetrina da scoprire è Kyukyodo, che dal 1800 vende carte tradizionali, pennelli e inchiostri.
Proseguendo per Harumi-dori si arriva quindi al principale teatro Kabuki di Tokyo, il Kabuki-za (1889). Il kabuki è un tipo di rappresentazione teatrale nata in Giappone all’inizio del XVII secolo. All’inizio era recitato solo da donne ma in seguito fu interpretato solo da uomini anche per le parti femminili, per motivi morali; era inoltre una forma d’arte popolare, riservata ai chōnin (gli abitanti della città), cioè l’emergente classe borghese cittadina che comprendeva commercianti, professionisti, artigiani. Solo con il trasferimento al Kabuki-za questa forma d’arte fu considerata da tutta la popolazione, anche quella più facoltosa.
Ginza è delimitato a nord dal distretto della finanza di Nihombashi e a sud dal centro commerciale Shiodome, un gruppetto di grattacieli. Nessuno di questi due quartieri è particolarmente interessanti, però potreste arrivare a Shiodome per prendere la monorotaia per Odaiba.
Ginza sorge nella zona a est del Palazzo Imperiale (Tokyo, Palazzo Imperiale e dintorni). Qui si trovano anche i quartieri di Yurakucho, Marunouchi e Hibiya, vie dei teatri e delle banche internazionali. Vale la pena una visita a Yurakucho per vedere il Tokyo International Forum, uno spettacolare edificio la cui ala principale, alta 60 metri, ricorda una nave, con il soffitto a nervature in legno e 2600 lastre di vetro sulle pareti. A Marunouchi si può vedere il Marunouchi Building, un edificio a 36 piani in cui si può mangiare o bere un caffè e ammirare dall’alto l’entrata della stazione di Tokyo.
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